Ford-Volkswagen, alleanza in vista per l’auto globale?

Si fanno sempre più insistenti i rumors secondo i quali sono già avanzate le trattative per la nascita di un nuovo colosso nel mondo dell’auto. Potrebbe infatti andare in porto l’alleanza Ford-Volkswagen. Secondo Bob Shank, Chief financial officier di Ford, lo stato dei colloqui tra i due colossi è già a buon punto.

Potrebbe nascere, come riferito da Shank, un gruppo Ford-Volkswagen con obiettivi di “collaborazione senza nessuna limitazione in termini di tecnologia, segmenti di prodotto o aree geografiche. Stiamo discutendo ad ampio spettro per capire come aiutarci”.

A conti fatti l’unione Ford-Volkswagen darebbe risultati ottimi e colmerebbe le lacune che ognuno dei due marchi ha oggi. Ford infatti sta faticando a sfondare in Cina ed anche in Europa i conti sono in rosso. Nel paese asiatico, la perdita nel terzo trimestre 2018 in termini economici, è di circa 208 milioni di dollari, addirittura di 245 milioni in Europa (Turchia e Russia comprese).

Volkswagen dall’altro lato ha problemi specie nel Nord America dove ha accusato maggiormente il colpo economico dovuto al Dieselgate. Il mega gruppo Ford-Volkswagen potrebbe guarire internamente i propri “difetti”. Volkswagen farebbe da traino per Ford in Europa e Cina, Ford sarebbe il partner giusto per i tedeschi per riacquistare credibilità in America del Nord.

Ford-Volkswagen condividerebbero la piattaforma MQB per le future vetture medie (Vw Golf, Ford Focus e tutte le derivate Skoda Octavia, Audi A3, Seat Leon, etc) e la MQB A0 per le auto compatte e quelle da esse derivate (Fiesta compresa). Inoltre una collaborazione tra i due marchi permetterebbe una riduzione di circa il 10 % dei costi di progettazione. Ford è anche interessata alla piattaforma MLB di Volkswagen per le vetture di grandi dimensioni a motore trasversale.

Ford metterebbe a disposizione parallelamente le proprie conoscenze nel campo dei veicoli commerciali. Inoltre il gruppo Ford-Volkswagen, se andasse in porto l’alleanza, potrebbe lavorare intensamente per lo sviluppo della piattaforma MEB destinata ai futuri veicoli elettrici. Una spartizione dei costi permetterebbe così di uscire sul mercato con auto elettriche meno costose, ma più ricche in contenuti.