Furti d’auto, il nuovo trucco della bottiglia sta fregando tutti: resti a piedi

Un nuovo metodo, chiamato “con la bottiglia”, sta rendendo i furti d’auto un vero e proprio problema. Ecco cosa è necessario fare per evitarli.

Metodo della bottiglia
Metodo della bottiglia – Motori.News

Il furto di veicoli sta diventando una forma di appropriazione indebita sempre più sofisticata. Grazie allo sviluppo di nuovi e più avanzati sistemi elettronici, i criminali sono diventati tecnologicamente più esperti rispetto al passato.

Di conseguenza, un maggior numero crescente di furti vengono commessi senza l’uso di dispositivi meccanici, ma tramite metodi a prova di tracce.

I ladri sono anche astuti e sfruttano l’indole disattenta di molti automobilisti, i quali tendono a lasciare le loro chiavi incustodite. Inoltre, tendono a passare molto tempo a osservare l’interno del veicolo.

Furti d’auto: come agiscono i ladri?

I ladri non prendono decisioni spontanee, ma valutano dove l’auto è solitamente parcheggiata, per quanto tempo resta lì e il proprietario dove si trova in quel momento.

Pertanto, con il giusto tempismo e gli strumenti adeguati, i furti possono passare quasi sempre inosservati.

I ladri prendono di mira soprattutto le auto giapponesi, come Honda, Toyota e Mazda, e quelle tedesche, come Audi, Volkswagen, Mercedes e BMW.

I proprietari delle auto lussuose dovrebbero fare molta attenzione. È una buona idea conoscere le forme più comuni di furto d’auto per essere preparati a qualsiasi evenienza. Ma uno in particolare merita molta attenzione: il metodo della bottiglia.

Il metodo della bottiglia

Il metodo della bottiglia è quello che i ladri maggiormente preferiscono: i malintenzionati, infatti, possono mettere qualsiasi cosa sotto i passaruota posteriori, al di là della bottiglietta di plastica, per mettere a segno il colpo.

Furti d'auto metodo della bottiglia
Furti d’auto metodo della bottiglia – Motori.news

Il conducente guida l’auto e, se sente uno strano rumore provenire dalla parte posteriore del veicolo, si ferma “un attimo” per vedere cosa sta realmente succedendo.

Lasciando la macchina accesa, scende per andare a dare un’occhiata. Nel frattempo, il ladro sbuca dal nulla, sale in macchina e se ne va.

Lo stesso vale, ad esempio, per la banconota da 50 euro sul lunotto o per gli oggetti posti sul tetto.

La prima cosa da ricordare è che è molto raro che i ladri d’auto agiscano in solitaria. Solitamente si tratta di gruppi criminali organizzati, noti come le mafie dell’auto, i quali hanno creato il metodo perfetto per scassinare le auto.

Essere vigili e attenti non è sufficiente a prevenire gli attacchi che queste persone pianificano. Per questo motivo è necessario affidarsi a misure antifurto elettroniche professionali e avanzate.

Siccome la prudenza il più delle volte porta a un fallimento, questi sistemi antifurto sono l’unica cosa che può evitare che il veicolo venga rubato.