Marc Marquez, tempi di recupero: esami diagnostici ogni due settimane

Marc Marquez resta ricoverato negli USA dopo l’operazione al braccio destro. Il team manager Alberto Puig fa il punto della situazione.

Marc Marquez (LaPresse)
Marc Marquez – Motori.News

Nel week-end in Catalunya Marc Marquez è il grande assente. Operato al braccio destro nella giornata di giovedì, adesso resta sotto osservazione presso la clinica Mayo di Rochester, nei prossimi giorni farà ritorno a Madrid, dove inizierà una lunga fase di riabilitazione e fisioterapia. Resterà fuori dai circuiti per almeno tre mesi, forse quattro. Si avrà un’idea più chiara solo nei controlli diagnostici delle prossime settimane, ma tutto sembra sia filato liscio nelle tre ore in sala operatoria.

Durante l’intervento sono state rimosse le viti che reggevano la placca posizionata nell’ultima operazione di 18 mesi fa ed è stato fissato nuovamente l’omero, ruotato di 30º rispetto alla sua posizione naturale. L’intervento eseguito dal dottor Sanchez Sotelo consisteva in un’osteotomia omerale, dovrebbe essere l’ultima tappa di un lungo calvario che lo costringe a correre a singhiozzo dal luglio 2020 ad oggi.

Marc Marquez sotto controllo medico

Marc Marquez (Instagram)
Marc Marquez – Motori.News

Il team manager della Honda Alberto Puig ha parlato di Marc Marquez in un intervento su Motogp.com: “L’operazione è stata un successo e il medico è stato molto contento. Non è stato un intervento facile e tutto è proceduto come previsto“. Il manager catalano ha avuto modo di sentire il campione di Cervera dal suo letto di ospedale, ma al momento non è possibile fare previsioni sul suo ritorno in MotoGP. “Il medico ha spiegato che è un processo in cui verrà esaminato ogni due settimane. Spera di iniziare a fare movimenti passivi in ​​due settimane. Prima comincerà con la mano, poi probabilmente con la spalla dopo quattro o sei settimane. Si prenderà il suo tempo e non ci ha dato un periodo preciso“.

Sia Marc Marquez che il team HRC non vogliono prendersi rischi, dal momento che anche quest’anno la corsa al Mondiale è impossibile. “Il normale processo di consolidamento dell’osso richiede tempo. Non so quanto tempo ci vorrà, ma una risonanza magnetica sarà il prossimo passo“.

A Madrid verrà seguito da uno staff medico di altissimi livello per delle sedute costanti di fisioterapia, che permetteranno di accelerare i tempi di recupero. “Prossimamente inizierà con la fisioterapia e poi piano piano penserà a tornare in moto – ha concluso Alberto Puig -. Ed esamineremo il processo di evoluzione ogni due settimane“.