MotoGP, il manager lancia la sfida: “Tutti temono la Ducati”

Ducati è un costruttore “scomodo” nel paddock della MotoGP: la Rossa di Borgo Panigale attende di esprimersi al massimo potenziale.

Johann Zarco (Instagram)
Johann Zarco – Motori.News

I costruttori della MotoGP temono Ducati ed è un dato di fatto. Otto Desmosedici GP in pista sono un numero senza precedenti e il “caso politico” contro il nuovo abbassatore è un segno evidente. Durante la riunione della MSMA alla vigilia del campionato si è fatto quadrato contro il dispositivo ideato da Gigi Dall’Igna, riuscendo a metterlo al bando nonostante non violasse il regolamento.

In Qatar ha trionfato la Ducati GP21 di Enea Bastianini, in Indonesia la GP22 di Johann Zarco è salita sul podio, all’appello mancano ancora i piloti del team factory, con Jack Miller che ha ottenuto un 4° posto a Mandalika. Forse il prototipo di Borgo Panigale non è ancora pronto per ospitare così tanti aggiornamenti, ma il potenziale della moto 2022 è altissimo e bisognerà solo lavorarci su. Dopo l’addio di Francesco Guidotti a Pramac e il suo passaggio in KTM, Fonsi Nieto riveste la carica di direttore sportivo della squadra satellite. E’ lui a suonare la carica: “Sai cosa mi piace di più? Che facciamo paura, tutti temono la Ducati“.

Ducati attende l’exploit, occhio alla sfida interna

Jack Miller (Ansa)
Jack Miller – Motori.News

Il Gran Premio dell’Argentina sarà la terza occasione stagionale per mettere alla prova la nuova Rossa forgiata durante la pausa invernale dai tecnici del marchio emiliano. In Indonesia hanno fatto un passo indietro per farne due in avanti nei prossimi Gran Premi. Il lavoro di evoluzione andrà portato avanti a piccoli passi durante il campionato MotoGP, magari aspettando layout più favorevoli. “Hanno portato molte novità“, ha spiegato Fonsi Nieto a Dazn. “Ci fidiamo di Dall’Igna, so che questa moto funzionerà meglio, ma non so se domani, dopodomani, in Portogallo o a Jerez“.

Il duo piloti del team Pramac formato da Jorge Martin e Johann Zarco ha scelto di omologare l’ultima evoluzione del motore 2022. Al contrario di Pecco Bagnaia e Jack Miller che hanno preferito il penultimo step di sviluppo provato a Jerez lo scorso novembre. Piccoli dettagli di erogazione che non dovrebbero influire sulla raccolta dati e sul feeling generale di Casa Ducati. Piuttosto ci si attende qualcosa di più dal pilota madrileno sul passo gara, dopo il grande passo in avanti nelle qualifiche dimostrato sia a Losail che a Mandalika.

La sfida interna al marchio rischia di farsi serrata, con almeno due piloti, Jorge Martin ed Enea Bastianini, che si contendono un posto nel team factory, ammesso che sia disponibile. Ed entrambi potrebbero optare di affacciarsi sul mercato piloti qualora la situazione dovesse farsi incerta in casa Ducati. Honda sta sondando il terreno per Fabio Quartararo e Joan Mir, ma i due ducatisti sono sul taccuino di Alberto Puig. Il nuovo infortunio di Marc Marquez spinge HRC a trovare un nome con cui puntare al titolo MotoGP anche in assenza del fenomeno di Cervera.