MotoGP: l’Italia che insegue, sono rimonte impossibili… O forse no?

Italiani a caccia in MotoGP. Pecco Bagnaia, Celestino Vietti e Dennis Foggia non possono più sbagliare, ma basterà?

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MotoGP, rimonte… impossibili? – MotoriNews

Dopo la tappa del Motomondiale a Silverstone, la situazione si è livellata in tutt’e tre le categorie. Pecco Bagnaia sta tentando una rimonta disperata in MotoGP, Dennis Foggia sta facendo altrettanto in Moto3. A loro ora si è unito anche Celestino Vietti, che ha accusato il colpo il Gran Bretagna. L’unico leader italiano del Campionato del Mondo finora ha dovuto cedere la prima posizione Moto2, ed anche la seconda, a vantaggio dei due agguerriti rivali. Un’Italia che è costretta ad inseguire per non perdere il treno iridato. Ma sono rimonte possibili?

Digiuno MotoGP da Valentino Rossi

Era il 2009 quando la penisola festeggiava l’ultimo iride tricolore nella classe regina del Motomondiale. Precisamente grazie a quel Valentino Rossi che ora è il mentore, il maestro di Pecco Bagnaia. Un eventuale titolo consacrerebbe definitivamente il giovane pilota piemontese quale erede del nove volte campione… Non parliamo poi della festa che scatenerebbe in casa Ducati. È passato ancora più tempo da quel magico 2007 regalato dal “canguro mannaro” Casey Stoner, l’unico capace di portare la Desmosedici sul tetto del mondo in MotoGP. Un pilota italiano, pupillo del pluricampione Rossi, su moto italiana… Suona bene, vero? Ma al momento ci sono ben 49 punti di ritardo dal grande sogno. Il risultato di una prima parte di campionato sottotono, anche se nelle ultime gare ha tirato fuori le unghie per recuperare il terreno perduto. Aiutato anche da Quartararo, che tra un errore ed un GP difficile ha perso qualche punticino. Ma basterà?

Forza Vietti e Foggia!

Nelle classi minori non va meglio. In Moto2 il nostro uomo di punta ha appena perso la prima posizione. Celestino Vietti ha perso un po’ di smalto negli ultimi GP e bisogna capire come ritrovarlo. E alla svelta, Ai Ogura ma soprattutto Augusto Fernandez non aspettano, anzi lo spagnolo in particolare è carico a palla. L’alfiere VR46 ora è a -15, non impossibile ma certo serve rispondere colpo su colpo per non perdere altro terreno. Più arduo invece il recupero di Dennis Foggia, a -42 in Moto3. Quattro zeri di troppo hanno lasciato campo libero ai lanciatissimi spagnoli di casa Aspar, molto sfortunati però a Silverstone. Un buon segnale per l’italiano, che quella gara l’ha vinta, ma serve qualcosa in più per impedire che l’iride 2022 finisca di nuovo in mano iberica. Otto GP per la sentenza, vedremo se gli italiani ci riusciranno.