Ocon-Verstappen, la rissa dopo il GP del Brasile (VIDEO)

Un Gp del Brasile davvero movimentato, finito quasi in rissa tra Verstappen ed Ocon. Il tutto è nato da un contatto tra il pilota della Force India e quello della Red Bull che stava dominando la gara. Durante il giro 43 dei 71 previsti Verstappen ha doppiato Ocon ad inizio rettilineo principale.

Il pilota della Force India si è poi accodato ed è tornato alla pari con il pilota Red Bull. Alla Cicane Senna i due sono arrivati praticamente appaiati, con Verstappen leggermente avanti. L’olandese ha poi chiuso la traiettoria ed il pilota Force India lo ha tamponato. Ecco i video dell’incidente:

https://youtu.be/mQDMMX0y7Uc

A quel punto Hamilton che era dietro di circa 5 secondi è passato in testa ed ha conservato la posizione sino al traguardo trionfando nel Gp del Brasile. Intanto Verstappen si è rimesso in pista al secondo posto, facendo un clamoroso e plateale dito medio ad Ocon, prodromo della successiva rissa. Ecco il video:

Max Verstappen ha poi dato dell’imbecille ad Ocon il quale ricordiamo doveva essere doppiato ed ha fatto un inutile quanto insensato tentativo di stare davanti a chi comandava la gara. Ocon è stato sanzionato con 10 secondi di penalità. Ma il gesto clamoroso è stato alla fine della gara. Nei box è scattata la rissa tra Verstappen ed Ocon con il pilota Red Bull che ha messo le mani addosso al driver Force India:

I due sono stati convocati poi in direzione gara con Verstappen che rischia una severa punizione dalla FIA per reazione indebita e violenta nei confronti di un collega. Vedremo nelle prossime ore cosa succederà. Intanto, rissa a parte, la Mercedes ha conquistato il quinti titolo mondiale con la vittoria di Hamilton ed il quinto posto di Bottas. Piuttosto male la Ferrari. Raikkonen, da duro cagnaccio, si è portato a casa un bel terzo posto. Vettel, mai competitivo è giunto sesto.

Da segnalare una tattica poco aggressiva della Ferrari. Ci aspettavamo un team più combattivo. La Rossa doveva guadagnare punti sulla Mercedes per avere speranze di titolo costruttori, invece ha condotto una gara quasi di controllo, di attesa, come se ad essere davanti in classifica fosse lei. Non ci è piaciuto Maurizio Arrivabene, da team principal lo volevamo più all’attacco.